domenica 14 giugno 2020

Siamo ancora capaci di rivendicare i nostri diritti?

Nel precedente post scrivevo: "è tempo che i giovani alzino la testa e chiedano più diritti per una vita dignitosa e per una società più equa". 
Quando scrivevo pensavo al nostro Paese, l'Italia, a tutte le sue storture: lavori giovanili sottopagati, famiglie senza aiuti sociali, evasione delle tasse...
Ecco invece che i giovani, e non solo, scendono in piazza per dare sostegno al movimento BLM (black lives matter).
Non capisco, da una parte sono felice di vedere che qualcosa ancora smuove le coscienze, che si ha ancora degli ideali/valori che spingono a protestare, a manifestare e a chiedere un cambiamento ai governi/ai potenti del mondo. Ma perché questa energia, questa voglia di cambiamento, questo condivisione sui social non è tale quando si tratta di rivendicare diritti che nel nostro Paese vengono quotidianamente calpestati a discapito dei più?


giovedì 30 aprile 2020

Questo è un paese per vecchi (maschi) / 5, al tempo del Covid-19

Il Covid-19 al momento colpisce di più gli anziani maschi, è un dato di fatto.

Ecco i dati di ieri pubblicati dal sito del ministero della salute:

Caratteristiche dei pazienti deceduti COVID-19 positivi

L'Istituto Superiore di Sanità pubblica due volte a settimana un'analisi sui dati epidemiologici dei pazienti deceduti positivi a COVID-19 in Italia.

Ecco le caratteristiche relative al report del 23 aprile 2020:

Età media
79 anni 

Età mediana
81 anni (più alta di oltre 15 anni rispetto a quella dei pazienti che hanno contratto l’infezione e la cui età media è di 62 anni)

Sesso
uomini 63,3% 
donne 36,7%

In questi giorni che si pensa alla fase 2, che partirà il 4 maggio, ci sono tante discussioni sui mass media su come affrontare le nuove aperture, su cosa sarebbe giusto fare e non fare, su quello che ci aspetta nel futuro prossimo.
Ogni tanto si affronta, in modo più o meno serio, la tematica di come il pericolo del virus al momento tocchi più da vicino gli anziani e come questi dovrebbero essere più cauti e responsabili nella fase 2 per evitare di ammalarsi.

Da qui delle riflessioni generali sull'umanità:

- In alcuni Stati, come per esempio l'Inghilterra, la Svezia e alcuni stati degli Stati Uniti, l'approccio al virus è stato quello di non chiudere subito tutto, ma di accettare gli inevitabili morti. Da che dipende? Dalla cultura (più affidabilità tra le persone), dagli interessi politici/economici (politici più giovani), dal rapporto demografico tra giovani e vecchi, o da altro ancora? Questo è possibile anche perché nei differenti Stati si ha una percezione/interesse diverso nei confronti degli anziani?

- Se l'epidemia avesse toccato la fascia dei giovani e non degli anziani, come sarebbero andate le cose? In Italia ci sarebbe stata una retorica su come il comportamento sconsiderato dei giovani abbia portato il mondo a peggiorare? (della serie: non esistono più i valori di una volta?, ai miei tempi...)

- Gli anziani, sono quelli che meno rispettano le regole. Vanno al supermercato in coppia, girano per strada senza motivo, escono più volte al giorno invece di cercare di uscire il meno possibile. Nonostante quindi l'attenzione mediatica sia spesso concentrata su questa fascia di età, nella realtà dei fatti la vita degli anziani è spesso fatta di piccole routine che riempiono le giornate, e basta. Manca uno sviluppo territoriale che sostenga l'anziano e lo renda davvero attivo/inserito nella società. La politica in sostanza non fa niente per gli anziani, e non solo per loro. Basta vedere lo scandalo dei morti nelle RSA e case di cura.

-  Nella televisione italiana la maggior parte dei virologi intervistati sono persone mature e spesso maschi (tra i più intervistati:Fabrizio Pregliasco, Maria Rita Gismondo, Ilaria Capua e Roberto Burioni). Ma dov'è la pluralità? Dove sono i giovani medici e infermieri?

- In Italia gli anziani come sono visti dai giovani e dalle famiglie? A volte la sensazione è che vengano considerati solo come un salvadanaio da cui prendere soldi o un luogo sicuro a cui affidare i propri figli. Ma questo scontro generazionale non è forse causa degli stessi anziani, nella loro prima età adulta (22-39 anni) non hanno forse sperperato risorse e sfruttato persone/paesi senza preoccuparsi di preparare le basi per la società di oggi, più ingiusta e povera, e per un pianeta più inquinato? Gli anziani sono sempre persone sagge da cui imparare?

Si dice che "andrà tutto bene", che "niente sarà come prima", che "non torneremo più alla normalità".
Io personalmente sarei davvero felice di non tornare a questa normalità. E' tempo che i giovani alzino la testa e chiedano più diritti per una vita dignitosa e per una società più equa, dove gli anziani e i giovani siano considerati allo stesso modo, maschi e femmine siano alla pari.

Ma credo che tutto cambia per non cambiare niente.

martedì 28 aprile 2020

Quarantena covid-19: bilancio aspetti positivi e negativi

Aspetti positivi:

  • Il silenzio della città.
  • Il canto degli uccelli.
  • I risvegli pigri.
  • Le colazioni lunghe.
  • Leggere libri, anche in inglese, e saggi per approfondire alcuni interessi personali come lo yoga.
  • Le giornate senza impegni, facendo quello che si vuole fare sul momento.
  • Creare nuovi addobbi per il periodo di Primavera/Pasqua usando i materiali comprati anni fa alla fiera dell'Hobby Show (uova di polistirolo e nastri).
  • Suonare il pianoforte e riscoprire brani dimenticati.
  • Cucinare pasta fatta in casa ogni domenica.
  • Creare e stampare album fotografici con le foto degli anni passati.
  • Comprare su Amazon quello che serve per coltivare nuove idee, come quella di attrezzare il terrazzo condominiale con BBQ, tavolo, sedie, thermos e chissà cos'altro ancora.
  • Seguire online, spesso in modo gratuito, corsi e lezioni di pilates, yoga, meditazione e business, ascoltare letture ad alta voce, partecipare a webinar, assistere su Youtube a dirette online su tematiche varie, condividere playlist su Spotify.
  • Ritrovarsi online con l'insegnante di yoga che aveva lasciato la  mia palestra.
  • Usare Zoom con persone sconosciute, ma con cui hai praticato yoga online per settimane.
  • Sistemare la casa, buttando cose inutili e riorganizzare gli spazi in modo più funzionale.
  • Lavare le tende di casa, dopo...anni.
  • Poter comprare il gelato tramite Deliveroo e poterlo spedire a sorpresa anche ai propri cari.
  • Potersi vestire come si vuole e decidere se truccarsi o no.
  • Dedicare tempo alla cura di se stessi, facendo maschere per il viso o curando i piedi secchi.
  • Le dirette di Conte, rassicuranti nei toni ma poi poco corrispondenti alla realtà.
  • Netflix e Prime.
  • Fare gli auguri di compleanno creando video creativi e divertenti (a tratti imbarazzanti).
  • Essere ricontattata dai compagni delle elementari, per poi rendersi conto che ho dimenticato tutto di loro, nomi compresi.
  • I video di Zerocalcare a Propaganda Live.
  • Vedere il pianeta respirare con l'allentarsi dell'inquinamento atmosferico.
  • Mangiare pane fatto in casa non cucinato da me.
  • I cassonetti della mia strada puliti.
  • Lo stop al calcio.


Aspetti negativi:

  • Il covid-19.
  • Conoscere persone malate di covid-19 e vedere soffrire tanta gente nel mondo.
  • Avere amici e conoscenti che hanno perso il lavoro o che hanno problemi finanziari.
  • Non poter uscire di casa quando si ha voglia o il corpo lo richiede come necessità fisica.
  • Sentire il sole e il vento sul viso.
  • Andare a fare la spesa, avendo paura delle persone che non rispettano le distanze e le norme igieniche.
  • La ricrescita.
  • Le polemiche continue a 360° sui media su cosa, come, quando e perché del covid-19.
  • Non poter progettare a breve termine nuovi viaggi e partecipare a trekking.


Cosa ho imparato:

  • A casa vivo bene (già lo sapevo, ora ho la conferma).
  • Sono molto di più le giornate di umore alto che basso.
  • Il tempo più prezioso è quello dedicato a quello che mi piace fare e mi dà soddisfazioni.
  • Stare lontano dagli altri non mi crea problemi, ho chiamato gli amici e parenti ma non spesso. 
  • Coltivare le amicizie e le nuove conoscenze più vicine ai miei reali interessi e allentare i legami portati avanti più per abitudine che per reali condivisioni.
  • Fare, creare, progettare, realizzare dipende da noi non dalle circostanze esterne.
  • Ascoltare e accogliere se stessi, con umore gioioso o nero, e imparare a stare con quello che si ha in quel momento, senza giudizio, senza aspettative.
  • Mi piacerebbe avere un giardino o un terrazzo.
  • Usare internet in modo proficuo aiuta a raggiungere i propri obiettivi.

martedì 26 maggio 2015

Jazz, Blues e Funk in perfetto equilibrio

Bobby Timmons - This here is Bobby Timmons (1960)

C'è ben poco da dire: questo è uno dei vari dischi-capolavoro nel mondo Jazz. Bobby Timmons riesce a tenere equidistanti jazz, blues e funk, con rara maestria facendo emergere talvolta l'uno e talvolta l'altro per il piacere di noi ascoltatori.

E' il long playing che non può mancare in nessuna collezione di un appassionato di jazz, ma non solo.

Buon Ascolto!

Formazione:
Bobby Timmons - pianoforte
Sam Jones - contrabbasso
Jimmy Cobb - batteria

Tracce:
1. This Here – 3:31 (Bobby Timmons)
2. Moanin' – 5:06 (Bobby Timmons)
3. Lush Life – 2:27 (Billy Strayhorn)
4. The Party's Over – 4:11 (Adolph Green, Betty 
Comden, Jule Styne)
5. Prelude to a Kiss – 3:22 (Duke Ellington, Irving Mills)
6. Dat Dere – 5:22 (Bobby Timmons)
7. My Funny Valentine – 5:06 (Richard Rodgers, Lorenz Hart)
8. Come Rain or Come Shine – 4:30 (Johnny Mercer, Harold Arlen)
9. Joy Ride – 3:58 (Bobby Timmons)

sabato 16 maggio 2015

Crostata con marmellata senza lievito

Ingredienti per l'impasto:
350 g di farina 00
120 g di zucchero
3 tuorli
150 g di burro fuso ( io lo sciolgo nel microonde)
1/2 buccia grattugiata di limone non trattato o aroma
1 pizzico di sale

Per farcire:
1 vasetto di marmellata a scelta (circa 350 g)

Questa ricetta di crostata è facile e veloce da fare, ma molto golosa, quindi attenzione che finisce sempre in poco tempo!

Impastare a mano tutti gli ingredienti in una terrina, per evitare che il burro fuso e le uova sfuggano dalla farina.



Non lavorare troppo l'impasto, se risulta poco omogeneo e sbriciolato aggiungere un po' di albume, cosa che a me capita spesso.