lunedì 30 maggio 2011

The tree of life: ridatemi i soldi!!!!

Ma non bastavano i capolavori "2001: Odissea nello spazio" di Kubrick (1968) e "Fantasia" della Disney (1940)?
Questi film oltre alla poesia, all'emozione dei suoni e delle immagini, hanno cercato di suscitare nello spettatore in modo onesto, autentico e originale le domande che da sempre noi tutti ci poniamo: da dove veniamo? Dove andiamo? Esiste un'entità superiore?

Il film "The tree of life" forse non l'ho capito, ma l'ho trovato noioso, triste e fine a se stesso, oltretutto nei pochi momenti di recitazione frasi fatte come "volere è potere", "le persone buone non combinano mai niente", "se non ami, la tua vita passerà in un lampo", mi sono sembrate banali e allo stesso tempo volutamente accattivanti.

Un film che mi ha lasciato un senso di angoscia, dove tutto sembra già essere predeterminato e nessuno può sfuggire al suo destino, niente ti può salvare. Perchè anche chi sceglie la via della grazia, in fondo subisce la vita.
Una visione di un mondo cupo, chiuso, senza scopo, dove anche la presenza di un'eventuale spiritualità, mai rilevata ma continuamente indagata, sarebbe incarnata da un Dio severo e poco caritatevole, simile a quello cristiano del Vecchio Testamento.

Un  film molto americano nella sua essenza, che nel periodo di massimo splendore della New Age avrebbe avuto lo stesso successo che all'epoca ebbe il libro "La profezia di Celestino".
Forse è in arrivo un nuovo movimento culturale?

In sostanza: fumo negli occhi, pugno gratuito allo stomaco, autocompiacenza...per favore, ridatemi i soldi.

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