
Il caso ha voluto che scegliessi questo libro proprio quando ora in Iran si lotta nuovamente per la Libertà.
Il caso? Chissà...comunque sia è un libro che consiglio perché scritto molto bene e perché con un linguaggio semplice, a tratti poetico, il narratore ci racconta della sua terra natia e della gente che la vive.
Ci porta in un luogo quasi mitico alla base di una montagna in un piccolo villaggio dove nascono grandi persone che non rinunciano a sperare in un mondo migliore nonostante questo costi loro sacrificio e a volte la morte.
Dal libro:
"Perdere non è la fine di tutto, ma la fine di un certo modo di pensare. Chi cade in un punto, in un altro si rialza. Questa è la legge della vita."
Mohammade Mogtari, poeta e compagno di lotta dello scrittore morto in Iran.
Per chi è interessato a saperne di più sulla storia dell'Iran consiglio vivamente il bellissimo film d'animazione "Persepolis" e per una meditazione più ampia sull'argomento la lettura de "Il fondamentalista riluttante".
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